..Che sei nei cieli..
TITOLO: “ … CHE SEI NEI CIELI …“
DATI
MISURA: 70 X 100
TECNICA ESECUTIVA: Pittura a smalto su tela
ANNO DI CREAZIONE: 1997
ANALISI CRITICA
Questa tela del 1997, fa parte del gruppo di opere, che l’Autore ha preparato per l’avvento del nuovo millennio. Celebrare il Giubileo significa, contempora-neamente, per gli uomini, iniziare un nuovo percorso, carico di attese e speranze; infatti, è vero che a distanza di duemila anni dalla venuta del Dio vivente, il vero messaggio, forse, è ancora tutto da scoprire, nella sua interezza.
“… CHE SEI NEI CIELI …”. Questa espressione del Padre Nostro, che passa quasi inosservata ai più, è stata – per l’Autore – la spinta iniziale di una ricerca scientifico-teologica, che lo ha portato, sin dagli anni ’50, a teorizzare l’esistenza degli universi e della molteplicità delle dimensioni extraterrestre.
Così, quest’opera chiude una sorta di puzzle che l’artista aveva iniziato oltre trent’anni fa: nei cieli; negli universi; nelle dimensioni occulte o invisibili, nel non definibile alla ragione umana, ovunque si manifesti la presenza di Dio.
E, quindi, nei limiti di una tela, si espande e si intreccia un coacervo di forze. Dal fuoco iniziale delle circonferenze eccentriche – impreziosite da una colorazione impalpabile ed improbabile del viola, sottolineato da tratti di brillante argento – si libra un diapason di onde immateriche. Ovunque esse si incrociano con dimensioni temporali. Così come nel nostro azzurro universo, anche negli altri, il volto del Cristo-Dio si manifesta ed è presente. Quindi, ecco l’immagine divina ripetuta più volte, tre e più di tre, in infiniti inserimenti spazio-temporali, quanti sono gli universi possibili e la loro varia natura.
Il volto si ripete simile, ma non uguale: dolce, austero, sublime; tutto reso possibile dall’uso del colore, che si piega ad una tecnica di una unicità sorprendente.
Grande attenzione merita la composizione, protagonista assoluta di questa tela; un segno che testimonia l’enorme potenzialità di un genere – il costruttivismo moraniano – di rappresentare con forte carica emotiva, il mondo infinito della creatività della nostra mente.
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