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Liberaci dal male

TITOLO: “LIBERACI DAL MALE “

DATI
MISURA: 70 X 100
TECNICA ESECUTIVA: Pittura e smalto su tela
ANNO DI CREAZIONE: 1997

ANALISI CRITICA

“Vergine Madre figlia del tuo Figlio,
umile ed alta più che creatura, ... ”
Una tela in cui due fiaccole risplendono di uguale intensità, anche se di difforme sostanza. Un lavoro “fuori dalle righe” del 1997, momento in cui l’Artista pur essendo nella fase avanzata dello studio e della rappresentazione pittorica, della dimensione “occulta” o “invisibile”, come è stata identificata dagli astrofisici agli inizi dell’anno 1993, non trascura temi squisitamente teologici. Possiamo anzi dire che, il periodo degli ultimi anni, si è configurato come un tempo di rinnovata ispirazione: quello delle icone. La nuova figurazione vissuta nel linguaggio poetico dell’autore, assume connotati di unicità e di preziosità stilistica.
Si consideri che il Maestro, fin dai primi anni ‘50, con le sue incomparabili raffigurazioni cosmogoniche in solo azzurro, nelle varie tonalità, ha operato una svolta storica nell’arte figurativa contemporanea, per cui fu identificato - dalla critica - come il Caposcuola di un nuovo modo, positivo e propositivo, di considerare la figurazione pittorica: il Neo-costruttivismo.
Nasce in quest’opera “Liberaci dal male”, un autentico inno alla Vergine. Nell’esaltazione della luce dei cerchi eccentrici, che sembrano colti nel moto sovrannaturale di espansione all’infinito, si impongono - con grande autorità e bellezza - due icone: Maria e il Cristo. Due immagini del divino più vicine agli uomini, due figure storicizzate, affinchè ogni individuo possa goderne i benefici. L’amore materno, sublimato dalla volontà di Dio, è protagonista assoluto di questa composizione. queste immagini sulla tela, sono avvolte dal trionfo della luce che promana da essi stessi. La struttura dei cerchi è, infatti, strettamente marcata fino a perdersi in un’unico viluppo di forza immaterica. Dal Figlio alla Madre e viceversa, un legame - volutamente evidenziato (quasi un cordone ombelicare) - segna l’indissolubilità del percorso e, nello stesso tempo, del trionfo di Maria; collocata più inalto, anche nella composizione pittorica, a voler sottolineare il ruolo di Madre di tutti gli uomini, termine primo ed universale di ogni pensiero, nelle cui braccia, ognuno cerca sollievo dal male.
Lontano da ogni iconografia tradizionale, la Madonna - nel blu della dimensione terrena - ha il volto e le fattezze di una giovane donna bruna dallo sguardo dolcissimo ma, forte e fermo. Una Vergine mediterranea, sul cui volto è colto il sorriso della felicità dell’evento che l’ha resa simile alle altre donne ma, al contempo, mediatrice prima di Divinità. Anche l’espressione del Cristo è - diversamente dalle altre - luminosa di gioia e serenità, perchè l’Autore ha voluto esprimere, al massimo, il concetto dell’incommensurabile amore, che è alla base del rapporto uomo-Dio.
Questo capolavoro non abbisogna di esegesi, il suo è un linguaggio universale.

 
Preghiera in 7 opere
Padre Nostro
..Che sei nei cieli..
Sia santificato il tuo nome
Venga il tuo regno
Sia fatta la tua volontà
Dacci oggi il nostro pane
Liberaci dal male
 
 
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